La Legge di Bilancio, ha introdotto nuove misure per il welfare aziendale.
Analizziamo nel dettaglio le principali novità normative e i loro effetti su lavoratori e aziende.
Contributi per affitto e manutenzione: vantaggi normativi e fiscali
Tra le novità più significative, si segnala l’introduzione di contributi erogati o rimborsati dai datori di lavoro per sostenere i costi di affitto e manutenzione degli immobili destinati ai dipendenti assunti a tempo indeterminato nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025.
Tali somme, fino a un massimo di 5.000 euro annui, non concorrono alla formazione del reddito imponibile per i primi due anni dall’assunzione. Questa norma, oltre a incentivare la mobilità lavorativa, mira a sostenere economicamente i dipendenti in specifiche situazioni.
Le condizioni per l’accesso al beneficio sono:
Il reddito annuo del dipendente, relativo all’anno precedente, deve essere inferiore a 35.000 euro.
Il trasferimento della residenza nel comune di lavoro deve avvenire qualora la distanza dal comune di provenienza superi i 100 chilometri.
Per usufruire del beneficio, il dipendente è tenuto a presentare al datore di lavoro una dichiarazione sostitutiva che certifichi il trasferimento di residenza nei sei mesi antecedenti all’assunzione. Questo adempimento, di natura formale, garantisce la trasparenza dell’applicazione normativa.
Fringe benefit: potenziamento delle esenzioni fiscali
La riforma rafforza il regime dei fringe benefit, aumentando i limiti di esenzione fiscale per il triennio 2025-2027. In deroga all’articolo 51, comma 3, del TUIR, i nuovi limiti sono fissati come segue:
1.000 euro per tutti i lavoratori subordinati, a sostegno delle spese correnti.
2.000 euro per i lavoratori con figli a carico, compresi figli nati fuori dal matrimonio, adottivi, affiliati o affidati.
Questi fringe benefit includono:
Spese per utenze domestiche, come acqua, energia elettrica e gas naturale.
Canoni di locazione per l’abitazione principale, offrendo un importante sollievo economico a chi vive in affitto.
Interessi sul mutuo per l’abitazione principale, incentivando la proprietà immobiliare.
Questa misura rafforza il potere d’acquisto dei lavoratori e rappresenta un valido strumento per migliorare la stabilità finanziaria delle famiglie.
Obblighi di comunicazione e attuazione normativa
Per assicurare il corretto adempimento delle nuove disposizioni, i datori di lavoro devono fornire un’adeguata informativa alle rappresentanze sindacali unitarie (ove presenti). Inoltre, i dipendenti interessati dovranno dichiarare formalmente il diritto ai benefici previsti, includendo il codice fiscale dei figli a carico ove necessario.
Questi obblighi, di natura sia formale che sostanziale, sono finalizzati a garantire la corretta applicazione della normativa e la massima trasparenza nell’erogazione dei benefici.